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Mercoledì, 10 Ottobre 2018 - Comunicato stampa
“Il Trentino è un modello di riferimento in Italia per le politiche a favore della famiglia, intesa come fattore di sviluppo e di crescita della società e dell’economia. E’ tempo di pensare a misure strutturali, superando interventi parziali quali i bonus, così da creare una cultura generalizzata favorevole alla famiglia e ai valori che essa rappresenta”. Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha sottolineato l’importanza della conciliazione tra lavoro e famiglia, in occasione della nascita del Distretto Family Audit di Trento. Oggi, presso la Bauer di Spini di Gardolo, è stato infatti sottoscritto il protocollo di intesa per la creazione del distretto che raccoglie dieci organizzazioni operanti sul territorio di Trento: Comune di Trento, Kaleidoscopio, APSP Grazioli di Povo, Famiglia Cooperativa di Povo, Progetto 92, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Demarchi, Fidia, Università degli Studi di Trento, Unione provinciale Istituzioni per l’assistenza. Tutte le realtà aderenti sono accomunate dall’obiettivo di favorire e promuovere, all’interno del mondo del lavoro, progetti ed iniziative a sostegno della famiglia e del welfare. La firma per la creazione del Distretto Family Audit di Trento è avvenuta nell’ambito del primo Meeting Distretti Family Audit che si è tenuto, sempre oggi, presso l’azienda Bauer Spa, in via Kufstein a Spini di Gardolo. La prima edizione, organizzata dall’Agenzia della Famiglia, ha come titolo "Le reti territoriali per promuovere e supportare azioni di welfare aziendale territoriale ed accrescere la competitività”.
, tra cui associazioni familiari, soggetti del Terzo Settore, enti pubblici e privati, imprese, comuni e comunità di valle. Sono i numeri di un fenomeno nato nel 2009 che si è diffuso velocemente in tutto