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Lunedì, 03 Agosto 2020 - Comunicato stampa
Un sostegno aggiuntivo a quello erogato dallo Stato a favore di chi ha subito una sospensione dal lavoro per il blocco temporaneo delle attività conseguente l’emergenza epidemiologica Covid-19: il provvedimento è stato approvato oggi dalla Giunta provinciale, attraverso l'Avviso per la concessione di un'integrazione alla cassa integrazione, autorizzando a tale scopo una spesa di 6,8 milioni di euro, a cofinanziamento europeo, per l’anno 2020.
A fronte della crisi economica generata dal blocco delle attività per effetto della pandemia, la legge provinciale prevede che, a integrazione delle misure statali, la Provincia valorizzi, per i lavoratori, gli strumenti attuativi della delega in materia di ammortizzatori sociali, nonché gli strumenti di politica attiva previsti nel Documento degli interventi di politica del lavoro della XVI legislatura.
Con la deliberazione di oggi, in particolare, sono stati approvati i criteri di concessione del sostegno, uno degli interventi straordinari volti a fronteggiare le gravi conseguenze sociali ed economiche causate dal Covid, che puntano soprattutto a contrastare gli effetti negativi sui livelli occupazionali e quindi sui redditi delle famiglie.
La misura, che tende anche a preservare il tessuto produttivo del territorio, sarà riconosciuta dall'Agenzia del Lavoro, attraverso un sostegno al reddito aggiuntivo a quello assegnato dallo Stato a favore dei lavoratori sospesi per una soglia minima di 300 ore semestrali nel corso di quest'anno. I lavoratori devono svolgere la propria attività presso sedi legali o operative localizzate in provincia di Trento per tutto il periodo per cui l’integrazione salariale è riconosciuta.
Riguardo alla somma complessiva di 6.800.000 euro, il finanziamento corrisponde per il 50% al cofinanziamento europeo di 3.400.000,00 euro; per il 35% al cofinanziamento statale di 2.380.000 euro e per il 15% al cofinanziamento provinciale di 1.020.000 euro.