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Martedì, 18 Dicembre 2018 - Comunicato stampa
Nei primi nove mesi del 2018, il mercato del lavoro in Trentino rafforza i buoni segnali dell’anno precedente, con una nuova crescita del numero degli occupati e della domanda di lavoro delle imprese e un forte calo dei disoccupati, che raggiunge nell’ultimo trimestre livelli minimi del 3,1%. A confermarlo è il 33° Rapporto sull’occupazione in provincia di Trento, presentato nella mattinata dall’assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli insieme al presidente dell’Agenzia del Lavoro, Riccardo Salomone. Fra i relatori anche Giulio Zanella, Franco Fraccaroli, Barbara Poggio, Stefano Sacchi, Isabella Speziali.
Nei primi nove mesi del 2018 i dati dell’Istat evidenziano un aumento dell’occupazione pari a 1.400 unità e un calo di 2.900 persone in cerca di lavoro. Anche i dati sulla domanda di lavoro delle imprese mostrano una dinamica di aumento, con le assunzioni che rispetto ai primi nove mesi del 2017 crescono di 15.759 unità e del +14,9%.
“Da questo rapporto – ha sottolineato l’assessore Spinelli - emerge il mercato del lavoro che rafforza i buoni segnali dell’anno precedente, con una ulteriore crescita della domanda di lavoro. Ma questa è anche l’occasione per fare alcune riflessioni più generali. I risultati della valutazione comparata che abbiamo condotto, con modalità innovative, evidenziano che l’occupazione femminile è aumentata, fino a 4 punti percentuali, soprattutto per quanto riguarda le donne più giovani. Un impatto positivo si rileva anche nella fascia dei lavoratori fra i 45-54, con una crescita di 2 punti percentuali. La congiuntura economica aiuta, ma dobbiamo ‘spingere’ ulteriormente sui livelli di attivazione, confrontandoci anche con esperienze e metodologie internazionali. La formazione è fondamentale per accrescere la qualità del lavoro, favorire l’adattamento ai nuovi lavori, diminuire i tempi di attesa fra la fine di un percorso lavorativo e l’inizio di un altro. Non sappiamo quali saranno i lavori del futuro ma sappiamo che sarà necessaria l’atttudine all’apprendimento. I Centri dell’impiego rappresentano a loro volta un presidio importante sul territorio ed in particolare nelle nostre valli, e dovranno essere rafforzati anche pensando a task force appositamente formate”.