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Domenica, 26 Aprile 2020 - Comunicato stampa
"Sostenere il sistema delle imprese, soprattutto quelle di dimensioni medio-piccole, in Trentino 27.000, per un totale di circa 100.000 addetti, vuol dire sostenere il lavoro. Non possiamo impostare una manovra sui soli aiuti, fermo restando che il welfare trentino ha in sé gli strumenti necessari per aiutare i lavoratori sospesi dal lavoro e le loro famiglie a superare questa fase difficile, compresi quelli più esposti alle conseguenze della pandemia, lavoratori a tempo determinato, stagionali e così via. Quello che percepiamo però è che gli stessi lavoratori vogliono in primo luogo tornare al lavoro, e questo sarà possibile solo se 'curiamo' e rafforziamo il nostro apparato produttivo. Non dimentichiamoci inoltre che lavoro e impresa generano gettito fiscale, quello di cui il Trentino, per i noti meccanismi di autofinanziamento dell'Autonomia, ha grande bisogno, anche per reinvestirlo nelle misure di welfare": questa in sintesi la replica dell'assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli, condivisa anche dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, alle critiche mosse dai sindacati confederali ad alcuni aspetti del Disegno di legge approvato dalla Giunta lo scorso venerdì, contenente misure per il sosteno all'economia, al lavoro e ai cittadini, messi a dura prova dagli effetti del Covid-19.