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Giovedì, 28 Ottobre 2021 - Comunicato stampa
Nel tardo pomeriggio di ieri Palazzo Widmann a Bolzano ha ospitato la consegna dei diplomi a trentotto nuovi revisori cooperativi. È stato l’atto finale di un percorso formativo che ha impegnato 46 professionisti fino all’esame di abilitazione (scritto e orale) per l’iscrizione all’elenco nazionale dei revisori cooperativi.
Tra i 38 nuovi revisori che hanno superato la prova di idoneità, personale delle associazioni di rappresentanza, commercialisti ed esperti contabili iscritti agli Ordini di Trento e Bolzano, professionisti interessati ad acquisire questa abilitazione.
Sono intervenuti alla cerimonia di consegna il vicepresidente e assessore provinciale alla cooperazione della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, l'assessore regionale alla cooperazione Manfred Vallazza e i direttori delle associazioni di rappresentanza Alessandro Ceschi (Federazione Trentina della Cooperazione) e Paul Gasser (Raiffeisenverband Südtirol), Il vicepresidente dell’Ordine dei dottori dommercialisti e degli esperti contabili della provincia di Bolzano Karl Florian, membro della commissione selezionatrice che ha parlato a nome degli Ordini di Bolzano e di Trento e Rovereto.
Presenti anche il responsabile dell’Ufficio enti cooperativi della Provincia autonoma di Trento Roberto Dal Bosco e la direttrice dell’Ufficio sviluppo della cooperazione della Provincia autonoma di Bolzano Manuela Paulmichl.
Un apprezzamento per i professionisti che hanno raggiunto questo traguardo, per l’ente formatore e per chi ha collaborato alla realizzazione dell’iniziativa è stato espresso da Tonina: “L’elevata partecipazione a questa edizione e i risultati ottenuti denotano ancora una volta l’attenzione e l’interesse verso il mondo cooperativo, nonché la forza trainante che questo esercita sul nostro territorio”, ha detto il vicepresidente. “Il revisore non deve essere visto solo come qualcuno che prescrive obblighi o sancisce divieti, ma come uno strumento prezioso per stimolare l'affermarsi di buone pratiche e comportamenti virtuosi. Un ruolo derivante direttamente dal nostro Statuto di Autonomia che impegna, in prima persona, oltre alle istituzioni, anche ogni singola figura chiamata a vigilare, guidare, sostenere e, nel caso, anche sanzionare chi opera fuori dal perimetro della legalità, al fine di favorire la crescita e l’eccellenza del movimento cooperativo in un contesto economicamente sano”, ha sottolineato Tonina.