Stati generali del lavoro: documento finale al vaglio di esperti e mondo del lavoro
Gli Stati generali del lavoro – il percorso di studio, ascolto, consultazione e confronto avviato a fine aprile – giungono in dirittura d’arrivo, dopo otto mesi di intenso lavoro e partecipato dibattito.
Il gruppo di lavoro coordinato dal giurista Riccardo Salomone, presidente di Agenzia del Lavoro, e composto da 12 esperti stabili – espressione del mondo dell’imprenditoria, della ricerca, dell’innovazione e dell’università – si è riunito ieri, venerdì 3 dicembre, presso la sede di Trentino Sviluppo a Rovereto, per un ultimo incontro con le categorie economiche e le parti sociali in vista della presentazione, a gennaio, del documento finale.
Presente anche l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che ha commentato: "Il grande sforzo degli Stati generali del lavoro portato avanti assieme agli esperti e ai rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati sta arrivando a conclusione. Da aprile, quando è iniziato il confronto, ad oggi, sono stati tanti gli stimoli arrivati e fruttuosi i confronti sui temi di un mercato del lavoro in costante cambiamento. Abbiamo messo in campo un percorso che è stato lungo e importante, e che si tradurrà in prospettiva in una serie di scelte di politiche attive del lavoro che intendono consentire al Trentino di avere un sistema di intervento più efficace sia per i lavoratori sia per le imprese. E le decisioni che prenderemo punteranno a rispondere alle trasformazioni e alle esigenze di aziende e lavoratori che la crisi dovuta al Covid ha messo in evidenza e di essere in grado così di governare in maniera migliore il rapporto tra domanda e offerta di lavoro non solo in questa fase di ripartenza post-pandemia, ma anche per il prossimo futuro".
«Il documento finale – ha anticipato Riccardo Salomone – si comporrà di quattro riforme, venti proposte e tre progetti che proveranno a rispondere a due sfide cruciali per l’economia trentina dei prossimi anni. Da un lato quella delle transizioni, ovvero di una migliore e più forte presa in carico da parte del sistema territoriale delle persone che si formano e lavorano in Trentino, con una particolare attenzione all’inserimento o reinserimento lavorativo di giovani, donne e persone a rischio esclusione. La seconda sfida è quella dello sviluppo del sistema economico, sociale e istituzionale, con una particolare attenzione all’innovazione sostenibile, al sistema formativo e all’implementazione, anche in ottica digitale e dei servizi».
