Spinelli: “Bene la disoccupazione in calo. Ora la sfida è la forza lavoro e la sua qualificazione”
Nell’appuntamento sono stati illustrati i dati delle attività svolte in Trentino dall’istituto nel corso del 2021 e nei primi mesi del 2022. Diminuiscono le richieste per disoccupazione, passate dalle 44.214 domande del 2020 alle 39.977 del 2021, ed emerge una tenuta delle imprese con dipendenti nel triennio 2019-21. Una sostanziale stabilità, nonostante gli effetti della pandemia, come evidenziato dal direttore provinciale Inps Claudio Floriddia: le imprese che hanno inviato denunce mensili contributive per i propri dipendenti nel primo trimestre 2022 sono state infatti 16.528, in leggero incremento sul 2021 (che si era concluso con 16.405 imprese attive).
Nel suo intervento all’apertura del convegno - che ha visto la presenza dei vertici regionali dell’ente e di Mauro Zanella, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Trento - l’assessore Spinelli ha sottolineato l’importanza dell’Istituto sia per il contributo nella fase più difficile dell’emergenza Covid che per i servizi offerti quotidianamente ai cittadini.
“Inps è stato determinante nella fase più critica dell’emergenza pandemica e lo è costantemente nel ventaglio di tutte le prestazioni offerte ai lavoratori italiani, dai dipendenti ai liberi professionisti e autonomi e ai pensionati - le parole di Spinelli -. L’evoluzione tecnologica avvantaggia questo rapporto forte con l’utenza. L’amministrazione provinciale è al fianco dell’Istituto per rendere trasversale l’approccio digitale a tutte le fasce della popolazione. Su questo e altri obiettivi per la collettività continueremo a lavorare assieme”.
Proseguendo l’esame dei dati illustrati, aumentano le pensioni erogate, 164.854 al primo gennaio 2022 rispetto alle 163.661 del gennaio precedente. Riguardo al primo dato, sono 91.542 gli assegni percepiti da donne e 73.312 quelli percepiti da uomini.
Il 50% del reddito pensionistico si trova nella fascia sotto i mille euro.
Ci sono poi i numeri del Fondo intersettoriale di solidarietà del Trentino, che dall’inizio della pandemia il Fondo ha autorizzato 16.031.187 ore per l’assegno ordinario e 1.161.896 ore di cassa integrazione in deroga, a favore di tutte le aziende, e dunque dei lavoratori, esclusi dalla Cassa integrazione ordinaria.
Sul rapporto con i cittadini, nel 2021 sono stati oltre 180mila i contatti telematici intercorsi con gli utenti del Trentino, tramite la sede di Trento e le Agenzie territoriali di Borgo Valsugana, Cles Rovereto e Riva del Garda.
