Pubblico impiego, ecco le risorse per gli arretrati 2022 e 2023
“Abbiamo avviato un percorso di legislatura che intende valorizzare il capitale umano che opera nei servizi pubblici provinciali - le parole del presidente Fugatti -. Il provvedimento odierno dà concretamente seguito ad uno degli impegni assunti con il Protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 24 giugno con le organizzazioni sindacali per la chiusura del triennio 2022-2024 e per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego 2025-27. Su questo fronte i tavoli sono già convocati e l’auspicio è di concludere il percorso contrattuale entro settembre 2024” aggiunge il presidente.
I comparti interessati dal provvedimento sono quelli delle autonomie locali, della scuola, della sanità e della ricerca.
Le risorse finanziarie complessivamente disponibili per l’attribuzione degli aumenti stipendiali relativi al 2022 e al 2023, come detto, ammontano a 134,7 milioni di euro (compresi gli oneri per il personale delle scuole dell’infanzia equiparate e dei centri di formazione professionale) e saranno utilizzate nei tavoli negoziali per l’attribuzione di un incremento stipendiale dall’1 gennaio 2022 e di uno aggiuntivo dall'1 gennaio 2023.
Parallelamente, la delibera stanzia ulteriori risorse per complessivi 17 milioni di euro da destinare “una tantum” per il completamento del finanziamento della revisione dell’ordinamento professionale/trattamento accessorio per il personale dei comparti autonomie locali, scuola e ricerca.