Lavoro: un inizio 2018 con il segno più. Crescono del 19% le nuove assunzioni rispetto allo stesso periodo del 2017
Il dati di Agenzia del lavoro, dunque, confermano un inizio 2018 migliore rispetto a quello del 2017. Le assunzioni crescono del 19% e la crescita si distribuisce un po' in tutti i comparti, in particolare quelli che beneficiano di un’ottima stagione invernale: i pubblici esercizi-turismo, con ben 1.375 assunzioni in più, poi il manifatturiero (+392, ovvero +16%) e soprattutto le costruzioni (+305 assunzioni, pari a +38%).
La dinamica lavorativa delle imprese nei primi due mesi del 2018 è stata equilibrata per genere, con le assunzioni degli uomini che aumentano di 1.619 unità e quelle delle donne di 1.345. Sicuramente migliore per gli italiani (+2.375 assunzioni) rispetto agli stranieri (+589). Positivo è il dato sui giovani che vedono crescere le loro assunzioni di 1.261 unità rispetto al gennaio-febbraio del 2017.
Soprattutto, in questo primo scorcio del 2018, la crescita delle assunzioni si è accompagnata a una maggiore stabilità lavorativa. Il tempo indeterminato aumenta di 337 unità (+22,5%, sempre rispetto allo stesso periodo del 2017). Grazie sicuramente un maggior grado di fiducia, aumentano soprattutto le trasformazioni contrattuali all’interno delle stesse imprese, dal lavoro a termine a lavoro a tempo indeterminato: +368 unità, che vale un +87% in termini relativi.
Anche i dati degli iscritti ai Centri per l’Impiego migliorano: i disoccupati iscritti a fine febbraio 2018 sono, infatti, 567 in meno rispetto a febbraio dell’anno prima.
Ottime notizie, infine, anche sul fronte degli ammortizzatori sociali: nei primi tre mesi del 2018 le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate sono diminuite di 351.3890 unità, quindi del 91%.
