In arrivo la stabilizzazione per 678 dipendenti di Comuni, Case di riposo e Provincia
“E’ una decisione sicuramente positiva – ha sottolineato il presidente Rossi – assunta a fronte del percorso virtuoso fatto negli scorsi anni e dei risparmi realizzati dall’amministrazione che rendono possibile ora questa regolarizzazione. Con il protocollo siglato oggi ci impegniamo da un lato a dare sicurezza a lavoratori che già da tempo lavorano nei servizi dell'amministrazione e alle loro famiglie, e dall’altro ai comuni, alle case di riposo, ai nidi dell'infanzia e agli altri soggetti interessati, che avvertivano il bisogno di regolarizzare, valorizzandole, le professionalità già presenti al loro interno. Tutto ciò nel quadro complessivamente positivo dell’economia provinciale, caratterizzato in particolar modo da una crescita delle entrate”.
Il Protocollo prevede inoltre una novità che va nella direzione di potenziare il servizio nelle case di riposo: il parametro finora utilizzato per fissare il fabbisogno del personale scende da 1 operatore ogni 2,3 pazienti a 1 operatore ogni 2,1 pazienti. "In questo modo garantiamo un servizio migliore ai nostri anziani - sottolinea ancora Rossi - e, di nuovo, valorizziamo le professionalità maturate all'interno delle nostre strutture".
Ad essere interessato alla stabilizzazione è il personale assunto a tempo determinato presso il medesimo ente o in enti fra loro omogenei con almeno tre anni di servizio, prestati anche non continuativamente, con almeno un giorno di servizio dopo il 28 agosto 2015. In particolare, parliamo di 338 unità assunte con contratto a termine per ragioni tecnico-organizzative e di altre 340, assunte per almeno 3 anni, per ragioni sostitutorie. A fronte di ciò la Provincia chiede di prevedere la possibilità che il personale stabilizzato possa essere soggetto a mobilità incentivata nell’ambito dei territori per coprire deficit organizzativi legati a personale assente.
All.: intervista a pres. Rossi
