Elena Bonetti, per una prospettiva di sviluppo investire su lavoro femminile e sostegno alla natalità

FESTIVAL ECONOMIA TRENTO - "Il punto cruciale sono le sfide strategiche e storiche che l'Italia deve affrontare, c'è urgenza di ridisegnare lo sviluppo con riforme che investano sul lavoro femminile e il sostegno alla natalità. Le donne, non avendo supporti adeguati, sono state costrette a scegliere se essere madri o intraprendere una carriera: si è tolta loro la possibilità di investire in una progettualità di vita", così Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e la famiglia, ha introdotto il dialogo di oggi alla sala Filarmonica con Amy Kazmin, giornalista del Financial Times. Presenti in sala il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l'assessore alla salute politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana.
Per svoltare in modo definitivo, in un Paese come il nostro che si trova all'ultimo posto per tasso di occupazione femminile e possiede un basso tasso di fertilità, una contraddizione che ha stimolato fin dall'inizio le domande della Kazmin, serve investire in una riforma strutturale che apporti beneficio all'intera società: la chiave di volta, ha sottolineato Bonetti, è la valorizzazione del ruolo sociale della donna e della sua presenza nel mondo del lavoro.

Bonetti ha ribadito, anche portando la propria esperienza personale, che il ruolo femminile va esercitato all'interno della comunità non in contrasto con la scelta della maternità. A questo contribuiscono la visione culturale di un modello di famiglia dove uomo e donna partecipano in uguale misura ai carichi familiari e il supporto di politiche che trovino le condizioni per prospettive di uno sviluppo economico innovativo. In questo senso il Family Act ha voluto cambiare l’approccio tradizionale delle politiche del passato con l'intento di risolvere le criticità sistemiche. "Come tutte le riforme, necessita di investimenti e di stabilità temporale nel medio e lungo termine, ma il ruolo è quello di 'attivatore di energie', di competenze e di progetti di vita", ha spiegato ancora Bonetti, ricordando che la norma punta, oltre che sulle donne, alla valorizzazione delle nuove generazioni come elemento di futuro e di investimento del Paese. Casa, lavoro e formazione sono i punti chiave della riforma che guarda ai giovani.
Nel corso del suo intervento il Ministro ha anche annunciato la messa a terra di 5 miliardi per gli asili nido e un nuovo bando di 50 milioni di euro dedicato alle imprese, per favorire il rientro al lavoro delle madri e il sostegno delle donne nella continuità della carriera. "Il nostro sistema finora rendeva conveniente per una donna stare fuori dal mercato del lavoro", ma "il compito delle politiche pubbliche che vogliono lasciare il segno è ricomporre nuove visioni, per attivare un processo che rinnovi l’agire del Paese: supportare il settore privato significa farsi carico di una responsabilità diffusa", ha detto ancora il Ministro. Infine un appello a tutte le donne, in particole alle più giovani, quello di "Non cedere alla tentazione di adeguarsi ai modelli di vita che altri ci impongono e far sì che i sogni possano trovare concretezza, per essere trasformati in progetti di vita. Abbiamo bisogno di grandi sogni, purché non siano individuali, ma parte di un progetto collettivo". Nessuna donna, ha detto infine Bonetti, deve porsi la domanda se è possibile avere un figlio in alternativa alla carriera: si tratta di una libertà di scelta, ma anche di un'opportunità di crescita democratica per il nostro Paese.

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